Situato nella giungla di cemento della zona commerciale di Hong Kong, un interno di un centro di bellezza a tema spa è stato attentamente curato per offrire uno spazio di pace e serenità grazie all'integrazione tra illuminazione a incasso, spazi curvi e un delicato design del paesaggio. L'obiettivo di questo progetto è ridefinire il ruolo dell'industria della bellezza commerciale nel mercato di Hong Kong.
Corpo
Un'esperienza spaziale ricca con il cambiamento di luce e tempo è la chiave di questo progetto. Dopo aver attraversato il tunnel ad arco cavernoso che crea un senso di avvicinamento, sono state progettate in modo strategico caratteristiche di illuminazione che creano un gesto unico e un'identità dello spazio. L'illuminazione diffusa e le partizioni curve guidano il cliente attraverso il centro. Ogni stanza per i trattamenti ha un design e una caratteristica di illuminazione unici che arricchiscono l'esperienza dei clienti ogni volta, migliorando la diversità dello spazio.
La sensazione dello spazio cambia con il passare del giorno e della notte grazie alle impostazioni di luce diffusa progettate in anticipo. Tutte le strisce luminose a LED in ogni stanza per i trattamenti offrono la funzione di regolazione dell'intensità luminosa per adattarsi ai diversi trattamenti e creare un'atmosfera rilassante. La pittura testurizzata e il vetro migliorano l'effetto luminoso, migliorando la gerarchia dello spazio.
Conclusione
Il Beauty Centre "The Beauty of Light" di Raymond Lee - Arti Studio è un progetto che ridefinisce lo spazio e l'esperienza dei clienti nel settore della bellezza commerciale. Grazie all'integrazione di illuminazione innovativa, spazi curvi e un design del paesaggio delicato, questo centro di bellezza offre un'atmosfera di pace e serenità che si distingue nel mercato di Hong Kong.
Fonte immagini: Fotografia di Raymond Lee
Designer del Progetto: Raymond Lee
Crediti dell'Immagine: Photography by Raymond Lee
Membri del Team del Progetto: Raymond Lee
Nome del Progetto: Tracing Light
Cliente del Progetto: Raymond Lee